L’idea progettuale denominata “LA SOLIDARIETA’ ATTIVA” è finalizzata ad offrire sostegno ad immigrati ed autoctoni, anche senza fissa dimora, che vivono nel comune di Catanzaro e comuni limitrofi. Questo progetto ha un duplice scopo: da una parte offrire sostegno alle persone che vivono situazioni di povertà, disagio fisico e sociale attraverso la fornitura di cibo e assistenza medica per risolvere problemi immediati; dall’altra risvegliare il più possibile il sentimento solidaristico del volontariato attraverso una mobilitazione attiva delle comunità locali.
Dall’analisi territoriale e dei bisogni insoddisfatti nasce l’idea di allestire un’unità di strada per attivare la solidarietà. Non più strutture fisse ad hoc localizzate in città, ma ” UN’UNITA’ DI STRADA” che si reca nelle vie cittadine, seguendo percorsi prestabiliti, per tendere la mano a persone che si trovano in situazioni di marginalità socioeconomica, soggetti senza fissa dimora che vivono in stazione, sui barconi di lamiera abbandonati al porto e nelle baracche della periferia cittadina, ai margini della civiltà e del benestare.
Non è solo un ‘unità mobile che entra negli angoli nascosti delle nostre città, è anche, diciamo noi, una specie di caledoscopio che, mettendo a nudo gli angoli più nascosti della nostra coscienza, rifrange e porta alla luce tutte le immagini e le contraddizioni sociale che non vorremmo vedere. Infatti, l’intento è anche quello di intercettare situazioni di bisogno ancora sommerse, creando una prospettiva futura meno emarginata, cercando di sopperire ad una rete di servizi che spesso manca a livello istituzionale, come la consegna di viveri oppure la fornitura di servizi sanitari e assistenziali e il disbrigo di pratiche burocratiche.
Il progetto, pertanto, mira alla realizzazione di diverse attività tra loro correlate per il raggiungimento di un comune obiettivo: il concreto sostegno socio-sanitario e alimentare a favore di beneficiari che si trovano in situazioni di temporanea indigenza.
Nello specifico saranno previste: uscite settimanali in strada in orari e luoghi prestabiliti, colloqui di orientamento, distribuzione di cibo e beni di prima necessità, accompagnamento ai servizi socio-sanitari.
L’equipe di progetto sarà così composta: due assistenti sociali con funzioni di coordinamento delle attività, una psicologa, un medico volontario.un mediatore linguistico, tirocinanti e volontari.
L’innovatività dell’intervento proposto risiede principalmente nella metodologia di lavoro adottata, finalizzata a cambiare la prospettiva della relazione di aiuto tra istituzioni ed utente. Non è pià l’utente a recarsi presso strutture pubblice o private dove viene erogato un servizio assistenziale, ma sono i volontari che si adoperano dapprima per intercettare le situazioni emergenziali e di bisogno e che, una volta individuate e mappate, si recano quotidianamente a bordo di un camper presso punti di incontro prestabiliti per portare solidarietà e assistenza direttamente a domicilio.